Rinnovato dall’Italia e da altri 16 Paesi l’accordo per costruire ESS – European Spallation Source

Trieste, 17 dicembre 2012

È stato firmato ad Elettra-Sincrotrone Trieste il rinnovo del Protocollo di Intesa per la partecipazione dell’Italia e di altri sedici Paesi alla fase di pre-costruzione di ESS – European Spallation Source. La cerimonia di firma ha avuto luogo durante l’incontro del comitato direttivo di ESS, conclusosi questa settimana.

Frutto di una collaborazione principalmente fra i Paesi membri dell’Unione, ESS sarà la sorgente di neutroni più potente al mondo e doterà l’Europa del più avanzato strumento multidisciplinare per lo studio dei materiali, con applicazioni che andranno dall’ambito biomedico alle ricerche sui superconduttori, fino alle tecnologie per l’energia e l’ambiente.

A rappresentare il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca italiano, con la firma dell’accordo, è stata Caterina Petrillo, direttore del dipartimento di Fisica dell’Università di Perugia e delegato italiano nel Comitato Direttivo di ESS. “Con l’estensione del Protocollo d’Intesa, inizialmente siglato nel 2010, si intende rafforzare la partecipazione attiva dei Paesi membri e preparare il terreno all’accordo internazionale per la realizzazione in Europa della sorgente ESS. I ricercatori dei maggiori enti, centri di ricerca e università italiani stanno da tempo collaborando alla realizzazione di componenti dell’acceleratore e della sorgente di neutroni e alla progettazione di strumenti avanzati per l’analisi spettroscopica dei materiali. La presenza dell’Italia tra i Paesi membri costituisce anche un riconoscimento all’eccellenza dei nostri ricercatori in questo settore e offre importanti possibilità di realizzazione di tecnologie avanzate che coinvolgono il sistema delle imprese italiane”.

     
I rappresentanti del comitato direttivo di ESS in una foto ricordo / Caterina Petrillo, delegato italiano (ph. Franco Dreolin)

ESS - European Spallation Source sorgerà a Lund (in Svezia) e – si prevede - entrerà in funzione nel 2019. Nata come un elemento chiave per lo sviluppo dell’intera Europa, riunisce in una partecipazione attiva sin dalla sua fase progettuale, Svezia, Danimarca, Repubblica Ceca, Estonia, Francia, Germania, Ungheria, Islanda, Italia, Lettonia, Lituania, Paesi Bassi, Norvegia, Polonia, Regno Unito, Spagna e Svizzera.

L’Italia partecipa e parteciperà con un forte impegno industriale e istituzionale che coinvolge, oltre a Elettra-Sincrotrone Trieste, anche il CNR e l’Istituto di Fisica Nucleare. 

 “Un impegno – ha commentato Carlo Rizzuto, presidente di Elettra - che è un’occasione fondamentale per costruire, insieme agli altri Partner, il futuro dell’Europa nella concretezza e nell’eccellenza e avendo a disposizione infrastrutture allo stato dell’arte”.
Colin Carlile, amministratore delegato di ESS ha dichiarato: “È con grande piacere che ci siamo incontrati a Trieste. Elettra, come ESS, è nato come progetto pilota, all'avanguardia. E può essere un grande modello per la nostra organizzazione”.
Sul ruolo del nostro Paese ha poi aggiunto: “L’Italia gioca un ruolo importante per ESS. Non solo per la ricerca nel campo dei neutroni, ma anche per la fase di costruzione dell’impianto. L’italia ha laboratori e aziende leader a livello mondiale nel campo degli acceleratori. Vorremmo che fosse un punto di riferimento”. 

Ultima modifica il Mercoledì, 09 Gennaio 2013 11:15